L’economia rallenta: cassa integrazione in aumento anche a novembre
«I numeri dell’Inps non fanno che rafforzare quei segnali di preoccupazione che abbiamo espresso a più riprese negli ultimi mesi e nelle ultime settimane, rinnovando gli appelli alla Regione a riprendere in mano la leva delle politiche industriali e a rafforzare gli interventi sul versante delle politiche attive del lavoro». Il segretario regionae della Cgil Villiam Pezzetta commenta così i dati sul ricorso alla cassa integrazione, che a novembre ha fatto segnare, in Friuli Venezia Giulia, il terzo incremento mensile consecutivo dopo quelli di settembre e ottobre.
Dopo una prima parte dell’anno positiva, dalla fine dell’estate è incominciata un’inversione di tendenza che per il sindacato non può e non deve essere sottovalutata, anche alla luce delle nuove crisi aperte sul territorio regionale, come quella di Sàfilo. «Vero fatti che non ci troviamo di fronte a una situazione di recessione ma a una flessione probabilmente congiunturale e che per il momento possiamo ancora definire a macchia di leopardo – commenta ancora Pezzetta – ma è altrettanto vero che i numeri della cassa integrazione sono un indicatore che riflette solo in parte la situazione reale. Prima di ricorrere agli ammortizzatori, infatti, le aziende reagiscono ai cali di commesse con strumenti meno visibili come il taglio degli straordinari, dei lavoratori a termine e lo smaltimento delle ferie. Bisogna inoltre considerare i tempi tecnici richiesti dall’iter della cassa integrazione, in particolare di quella straordinaria».